PANDEMIA DI VAMPIRI A FUMETTI /6: Tutti a caccia di Rakosi

Nel 2016 “Zagor” ospita ancora un’avventura vampiresca in tre parti, con disegni di Raffele Della Monica, sceneggiatura di Jacopo Rauch e copertine di Alessandro Piccinelli. I due padri di Zagor, Sergio Bonelli e Gallieno Ferri, sono morti entrambi, il primo nel 2011, il secondo nel 2016. Ma la nuova leva di autori e disegnatori ne prosegue le orme, riproponendo il loro personaggio vampiresco per eccellenza, Bela Rakosi.
Spiega Jacopo Rauch: “La voglia era quella di riportare in scena Rakosi. Adesso siamo alla vigilia dello scontro finale nei Carpazi, patria di Rakosi e di tanti illustri vampiri, suoi predecessori in letteratura e non. Si tratta di un’idea che ho sempre desiderato realizzare e che ho sempre avuto in mente in forma vaga. Mi sono messo a pensare a come lavorarci in concreto e l’ho sviluppata” (intervista a Rauch, cit.).

L’avventura si apre nei Carpazi ungheresi, dove Ferguson, fedele commilitone del capitano Wallace, si sta recando in carrozza a Borgo Nero, dove si trovano le rovine del castello di Ylenia Varga. (n. 667, Vampiri! ) Il luogo è infestato dai vampiri e uno di loro rivela a Ferguson che la contessa sta tornando in America. Ferguson, deciso a vendicare Wallace, si prepara a darle la caccia. Qualche tempo dopo, Zagor riceve una lettera del dottor Metrevelic che gli chiede di raggiungerlo in un villaggio sui Monti Superstizione, vicino alla zona dove era sparito il barone Rakosi (vedi albo n. 450). Il vampiro apparentemente era stato distrutto dalle fiamme, ma apprendiamo che qualcuno vide un’ombra scura levarsi in volo dal tetto avvolto dal fumo e del barone si trovarono solo i vestiti carbonizzati. Insieme a Metrevelic, Zagor deve di nuovo combattere contro i non-morti che assediano un villaggio.
Nel frattempo, in una bara a bordo di una carrozza guidata da uno zingaro arriva Ylenia, tornata in America per distruggere Rakosi.

L’albo successivo (n. 668, In cerca di Rakosi) si apre con un flashback, ambientato molti mesi prima in Francia. Un ufficiale ussaro e suo fratello Jacques si imbattono, nelle Ardenne, in un gruppo di vampiri, sgominati dal provvidenziale intervento di Ferguson. Sarà Jacques a seguire Ferguson in America, sulle tracce di Ylenia Varga. Finito il flashback, si torna sui Monti Superstizione, dove Chico, Metrevelic e un dottore locale, Spencer, sono rapiti da un vecchio paralitico, intenzionato a ottenere la guarigione e la vita eterna dai vampiri. Intanto Zagor è aggredito da succhiasangue, ma è salvato dall’arrivo di Ylenia. I due si alleano per eliminare Rakosi e liberano i rapiti. Grazie al legame telepatico con il barone, Ylenia ha scoperto che è nascosto in una grotta nei dintorni. Inoltre, Ylenia sa che in America è giunto anche Kurt Svatek, capitano dei crudeli ussari “testa di morto”, un nobile dell’esercito prussiano vampirizzato in passato da Rakosi. (n. 669, Gli ussari della morte) Ora Svatek vuole ritrovare Rakosi per assorbirne i poteri e diventare un arcivampiro: al suo servizio ci sono degli zingari che diffondono il contagio con boccette di sangue vampiresco. Gli ussari sono sconfitti da Zagor con la collaborazione di Ferguson, che rinuncia a uccidere Ylenia. Prima di morire, Svatek trafigge Ylenia con un paletto, ma Zagor la mette in salvo, evitando che sia incenerita dall’alba imminente. Nell’ultima pagina dell’avventura, sotto l’intestazione “Epilogo”, il barone Rakosi è in fuga nella sua bara, a bordo di un carro. Era rimasto imprigionato nella grotta da una frana, ma ora è libero e proclama: “Sono ancora il principe della notte… e sono tornato!”

Per assistere al ritorno di Rakosi (e dei vampiri sulle pagine di “Zagor”) bisognerà attendere cinque anni, fino al 2021. In realtà, in questa storia di “Zagor”, il barone vampiro di fatto è assente, è una presenza citata ripetutamente, ma quasi mai visibile. Il racconto si perde in diverse sottotrame che spesso confondono il lettore. I vampiri di “Zagor” tendono ad assomigliare sempre più a quelli di “Dampyr”, orribili e feroci, mentre solo il personaggio di Ylenia Varga mantiene una sua originalità e una sua forza.

PANDEMIA DI VAMPIRI A FUMETTI /5: Il ritorno di Ylenia

La contessa vampira Ylenia Varga si dimostra un personaggio su cui la casa editrice Bonelli punta molto. Eccola di nuovo, infatti, nella primavera del 2009 in una ulteriore avventura di Zagor in tre parti, sempre con i disegni di Raffele Della Monica, ma con un cambio della guardia ai testi. Ora la sceneggiatura passa a Jacopo Rauch che di sua iniziativa propose il ritorno della vampira al curatore di “Zagor”, Moreno Burattini: “I vampiri sono uno di quegli argomenti di cui volevo scrivere, essendone appassionato, così inizialmente mi sono messo a pensare a come poter coinvolgere Ylenia in una possibile storia. Ne è venuta fuori Le nere ali della notte. Naturalmente, prima di utilizzare un personaggio di Boselli bisognava chiedere a lui il permesso: mi è stato accordato” (intervista a Rauch di Marco Gremignai, magazine.ubcfumetti.com, 9 Luglio 2019).
Le copertine, come sempre, sono di Gallieno Ferri, il pioniere del vampirismo zagoriano.

In continuità con la precedente avventura vampiresca di Zagor ritroviamo il capitano Alec Wallace (“Zagor” n. 576, Le nere ali della notte). Dopo essere stato in balìa della vampira Ylenia Varga, Wallace ha passato un periodo in Scozia per riprendersi, ma è rimasto innamorato della fascinosa donna dai capelli rossi. Ylenia ha bevuto il suo sangue da una ferita, senza vampirizzarlo, ma ora lo tiene legato a sé anche telepaticamente. Il capitano, a bordo della fregata britannica Glory, sta dando la caccia al pirata e mercante di schiavi Le Loup. Zagor e Chico si uniscono a lui.

Ylenia, intanto, guida una banda di briganti da lei vampirizzati nelle paludi della Louisiana e si allea con Le Loup (n. 577, Ylenia, la vampira).
Wallace è tormentato da sogni in cui Ylenia gli ricorda il loro legame e durante un assalto dei non-morti viene rapito dalla vampira. Quest’ultima gli confida di essere sopravvissuta dopo l’abbandono sulla nave alla deriva (nel n. 481 di “Zagor”) cadendo in catalessi, come fanno i vampiri “quando non possono nutrirsi”, per poi essere salvata da un mercantile messicano. Mentre i suoi schiavi attaccano gli inglesi, Ylenia è tradita da Le Loup e si ritrova imprigionata con Wallace e incatenata sulla nave del filibustiere (n. 578, I contrabbandieri della laguna). In cambio della libertà, Ylenia deve recuperare per Le Loup un tesoro dei conquistadores, ma Zagor riesce a sconfiggere il pirata. Prima di essere sconfitto, però, Le Loup spara a Wallace: Ylenia vorrebbe salvarlo vampirizzandolo, ma il capitano rifiuta e muore.

Rauch perfeziona in questa storia l’universo vampiresco di “Zagor”.
In particolare, con una serie di flashback, fornisce ulteriori dettagli sul rapporto tra il capitano Wallace, il suo antenato Alex e Ylenia Varga. Wallace prova tenerezza e compassione per Ylenia, riconoscente per non averlo reso un vampiro grazie a “quella scintilla di umanità che ancora ti porti dentro”. Inoltre Rauch inserisce un paio di personaggi particolari, Chien Noir e Mary-Cat, due non morti al servizio di Ylenia, presto eliminati da Zagor.

PANDEMIA DI VAMPIRI A FUMETTI /3: Arriva la vampira Ylenia

Dopo la seconda avventura di Zagor contro il barone Bela Rakosi, passano molti anni prima che i vampiri tornino nelle storie dello “spirito con la scure”. Nel frattempo i vampiri sono però apparsi a intermittenza in altre testate della Sergio Bonelli Editore e ce ne occuperemo in seguito. Soprattutto è nato Dylan Dog che con il suo successo aumenta il tasso di horror in tutti i fumetti della Bonelli. Nell’agosto 1998 ecco quindi che i vampiri tornano anche su “Zagor”, con tre albi su testi di Mauro Boselli (in procinto di diventare uno degli artefici di “Dampyr”) e disegni di Raffele Della Monica. Il disegnatore delle due precedenti avventure vampiresche di Zagor, Gallieno Ferri, torna qui in veste di autore delle copertine.
Accanto a Bela Rakosi, che riappare per la terza volta, c’è un nuovo personaggio destinato a diventare ricorrente sulle pagine di “Zagor”: la vampira Ylenia Varga, dai “capelli rosso tiziano”.

Il conte Manfred Moor, capitano dei dragoni, è il promesso sposo di Frida Lang, un tempo grande amore di Zagor (“Zagor” n. 448, Vampyr). In Stiria, durante una tempesta, Manfred si ripara in una locanda con il suo attendente Janos. Lo stalliere Imre nota che i cavalli hanno due ferite vicino alla criniera ed esclama: “Vrkolak!”. Alla locanda, a bordo di una carrozza con l’emblema della Transilvania, arriva anche una misteriosa contessa, Ylenia Varga, accompagnata dal suo servitore Boris. Attratto dalla sconosciuta, Manfred le cede la sua camera e dorme nell’atrio della locanda. Nella notte, tra l’ululare dei lupi, Ylenia invita seduttiva il conte nella sua stanza. Mentre Boris fa entra nella locanda dei licantropi che fanno strage, Ylenia rivela la sua natura vampiresca e morde Manfred alla gola. Nello stesso momento, a Graz, Frida si sveglia di soprassalto dopo aver sognato Zagor e Manfred trasformato in vampiro. A Darkwood, intanto, Zagor riceve la lettera di un colonnello, Ferenc Korasi, che gli chiede di incontrarlo urgentemente. Insieme a Cico, lo “spirito con la scure” raggiunge il colonnello nella sua casa isolata tra le paludi, dove vive con l’amico e assistente Samish Pasha, ex ufficiale ottomano. Il colonnello colleziona libri sui vampiri e un tempo ha salvato Samish da un attacco di non-morti. In realtà il colonnello è un discendente di Bela Rakosi: il vampiro nemico di Zagor, infatti, ha cambiato nome anagrammandolo. Korasi spiega che il suo antenato è un arcivampiro (“la razza eletta dei figli della notte”) e racconta di averlo incontrato due volte, in un caso sul campo di battaglia, dove i vampiri bevevano il sangue dei feriti. Ora teme che Bela Rakosi stia tornando, alleato dei farkaskoldoi, lupi mannari non-morti dell’Ungheria. In effetti, Ylenia Varga e Manfred, contagiato dal vampirismo, è a bordo del Lady Godiva con una corte di lupi mannari. Frida è intanto arrivata in America, insieme a Janos e Imre, per rivedere Zagor e chiedergli aiuto nella ricerca di Manfred.

I lupi mannari assediano la casa di Korasi e sono respinti (n. 449, Il segreto di Frida Lang). Ma Ylenia, fingendosi vittima dei lupi, riesce a farsi ospitare da Korasi che però la smaschera quando nota la sua allergia all’aglio. Dopo aver tentato di uccidere Zagor, la vampira fugge e fa rapire Korasi dai lupi. Al colonnello spiega che lo ha sequestrato per ordine di Rakosi, il quale la iniziò alla vita delle tenebre tanti secoli prima. Frida è salvata da un attacco di lupi grazie all’intervento di Zagor, suo indimenticato amore. A lui la giovane racconta che al suo ritorno Manfred non si rifletteva negli specchi, svelando così di essere stato vampirizzato.
Bela Rakosi, ancora una volta resuscitato, si nasconde nella città fantasma di Blacktown: il paletto che lo trafisse mentre era sotto forma di pipistrello (nell’albo n. 189) non gli spaccò del tutto il cuore e una vecchia demente lo salvò dalle acque del fiume in cui era precipitato. A Blacktown ci sono anche Ylenia e Manfred, ma la vampira spiega a quest’ultimo che la sua fedeltà nei confronti di Rakosi è una finzione: in realtà Ylenia cerca vendetta, perché Rakosi uccise il suo fidanzato mentre tentava di impedire che fosse vampirizzata.

Mentre Zagor è sulle sue tracce, Rakosi lo fa attaccare da pipistrelli e rapisce Frida (n. 450, Il principe della notte). Zagor e Samish raggiungono Blacktown e, nel cuore di una miniera abbandonato, trovano la cella dove sono rinchiusi Korasi e Frida, accanto a Bela Rakosi che giace in una bara. Benché ferito, Zagor riesce a entrare nella celle e a battersi con Rakosi che però fugge. Lo scontro continua nella casa diventata covo dei vampiri, alla presenza di Ylenia e Manfred. Ma quando sopraggiunge Rakosi, la lotta si scatena tra lui e Ylenia, fino a che Zagor getta il barone nel fuoco della casa in fiamme. Prima che l’edificio crolli, Zagor e Ylenia si aiutano a vicenda per mettersi in salvo. Qualche tempo dopo, Zagor riceve una lettera da Frida: lo informa che Manfred migliora grazie a trasfusioni e alle cure del colonnello Korasi, aggiungendo che spera di tornare un giorno a Darkwood.

L’avventura è certamente caratterizzata dalla new entry nell’universo bonelliano: Ylenia Varga. Lo stesso Sergio Bonelli, nel suo articolo di apertura dell’albo n. 450, rende omaggio a due vampire che evidentemente ritiene imparentate con Ylenia: Carmilla di Joseph S. Le Fanu e Anne Parillaud, interprete di Amore all’ultimo morso.
Boselli, da parte sua, riprende nella sceneggiatura alcuni elementi dell’immaginario vampiresco (i vampiri possono entrare in una casa solo se sono invitati) ed evoca il lamento depressivo del Klaus Kinski/Nosferatu nel film di Werner Herzog: Ylenia, infatti, esprime la sua tristezza per non poter più vedere il sole ed è stanca dell’eternità imposta dalla sua condizione di vampira.
Per quanto riguarda i disegni, Dalla Monica si allontana dal tratto di Gallieno Ferri e preferisce uno stile classicheggiante alla Alex Raymond, con ripetuti omaggi a Gene Colan e al suo Dracula per la Marvel (i pipistrelli e l’aspetto di Rakosi, soprattutto nelle scene d’azione).