Rutger il vampiro

Tutti i film vampireschi di Rutger Hauer.

Rutger Hauer, scomparso il 19 luglio 2019, è più volte apparso in film vampireschi, sia in ruoli di succhiasangue (Dracula compreso) sia di cacciatore di vampiri. In tutto, ha avuto tre parti da vampiro, due da cacciatore e due partecipazioni di contorno a film del filone.

Rutger Hauer è Dracula in “Dracula III” (2005)

La prima apparizione vampiresca di Rutger Hauer si ha nel 1992 con Buffy – L’ammazzavampiri (Buffy the Vampire Slayer) di Fran Rubel Kuzui, il film che doveva imprevedibilmente anticipare l’omonima serie tv di grande successo. Hauer interpreta Lothos, re vampiro che ha come servo Amilyn, interpretato da Paul Reubens (già noto per il personaggio surreale di Pee-Wee Herman). Buffy pianterà un paletto nel cuore di Lothos e lo eliminerà.

Il vampiro Lothos in Buffy – L’ammazzavampiri (1992)

Nella miniserie tv Salem’s Lot (2004), tratta dal romanzo di Stephen King, Hauer è il terribile vampiro Kurt Barlow che porta la morte nella cittadina di Jerusalem’s Lot. Pare che durante le riprese Hauer fosse in grossa difficoltà a recitare le sue battute, creando non pochi problemi alla troupe.

Il vampiro Kurt Barlow in “Salem’s Lot” (2004)

Nel 2005 Hauer è in Dracula III – Il testamento (Dracula III: Legacy), di Patrick Lussier. Per l’attore c’è la parte del conte Dracula (che in questa serie di film coincide con la figura di Giuda Iscariota), di ritorno al suo castello in Romania. Lo scontro con padre Uffizi, diventato vampiro, porta alla sua fine tramite decapitazione.

Poster per “Dracula III” (2005)

Oltre alle tre apparizioni come vampiro, Hauer annovera altri ruoli nell’immaginario vampirico, dove però non fa parte del plotone dei succhiasangue.

The Reverend (2011) di Neil Jones vede il nostro nella parte di Satana che tratta con Dio la possibilità di impadronirsi dell’anima di un prete. In seguito all’accordo tra i due sommi rivali, il prete viene trasformato in un vampiro.

Satana in “The Reverend” (2011)

Rutger Hauer è Abraham Van Helsing, il celeberrimo cacciatore di vampiri, per Dracula 3D (2012) di Dario Argento.

Abraham Van Helsing in “Dracula 3D” (2012)


In 6 episodi della sesta stagione della serie tv True Blood (2013) è Niall Brigant, soprannaturale re delle Fate, capace di percepire la presenza di un vampiro e in grado di sfuggire agli attacchi dei non-morti grazie al teletrasporto. Nell’antichità, Niall ha avuto la sua famiglia sterminata dal vampiro ibrido Macklyn Warlow e gli dà la caccia attraverso i secoli. Inizialmente, proprio Hauer doveva interpretare Macklyn, ma poi gli venne assegnata la parte di Niall.

Niall Brigant in “True Blood” (2013)

Un’ultima apparizione di Hauer in un film di vampiri si ha con un cammeo in Corbin Nash (2018). A lui, nel ruolo di un poliziotto, spetta il compito di rivelare al giovane collega Corbin Nash (Dean S. Jagger) che appartiene a una stirpe di cacciatori di demoni e vampiri.

Poster per “Corbin Nash” (2018)

NOS4A2

Il libro, il fumetto, la serie.

Tre “media” hanno veicolato negli ultimi anni una stessa storia di vampiri, non priva di originalità: un libro, un fumetto e una serie tv. Si tratta della saga di NOS4A2, o meglio di Charlie Manx, soprannaturale vampirizzatore di bambini (la sigla, che rimanda ovviamente a Nosferatu se si pronunciano i numeri all’inglese, è in realtà la targa dell’auto di Manx).

Edizione italiana di “NOS4A2”

Tutto inizia nel 2013 con il romanzo, scritto sotto pseudonimo (Joe Hill) da uno dei figli di Stephen King e apparso in italiano come NOS4A2 – Ritorno a Christmasland (Sperling & Kupfer, 2014).
Sorta di serial killer dai tratti soprannaturali, Manx percorre l’America a bordo di un’antica Rolls Royce con la quale è strettamente interconnesso: rapisce bambini, li trasforma in vampiri e li rinchiude nel suo regno immaginario, Christmasland, sorta di parco a tema dedicato al Natale. Se non si nutre dell’innocenza dei piccoli, il vampiro rapidamente invecchia e deperisce.
Il romanzo rimastica temi classici del padre di Hill, da Christine (la Rolls Royce è indubbiamente una “macchina infernale”) a Shining (la protagonista Vic possiede una sorta di “luccicanza”). Quando si leggono le descrizioni della vita precedente dei vari personaggi, sembra quasi una parodia di certi leit-motiv kinghiani. Sorge il dubbio se sia proficuo che i “figli di” seguano i padri in letteratura. Personalmente ho sempre diffidato di scrittori (e politici) che trovano la strada spianata non tanto per le loro qualità, ma grazie alla stretta parentela, per di più se si impegnano nello stesso genere (o partito, nel caso dei politici). Certo, il romanzo di Hill/King non manca di suggestioni interessanti, ci presenta affascinanti “bambini cattivi” e dà un colpo mortale alla bellezza del Natale. Ma le ambizioni sembrano al di sopra del risultato.

Il fumetto che sviluppa i temi di “NOS4A2”

Joe Hill ha poi sviluppato alcune parti del romanzo sceneggiando un fumetto uscito in concomitanza del libro, Wraith, con efficaci disegni ironici quanto raccapriccianti di Charles Paul Wilson III. “Wraith” in inglese significa “spettro”, ma è un riferimento anche all’automobile di Charlie Manx, una Rolls Royce Wraith. La trama si dilunga sulla vita passata di Manx, sulle origini della sua crudeltà, e rappresenta un bizzarro prolungamento a fumetti del romanzo.

In alto Ruggero De Ceglie dei “Soliti idioti”, in basso Charlie Manx nella serie “NOS4A2”

Veniamo alla serie tv. Il primo problema della serie è il casting. Nel ruolo principale c’è Ashleigh Cummings, nata nel 1992, che ha dieci anni più della protagonista che interpreta, mentre l’attrice che recita nel ruolo di sua madre, Virginia Kull, nata nel 1981, ha solo 11 anni meno di lei (e sembra quasi più giovane della figlia quando sono riprese in inquadratura ravvicinata). Il vampiro è interpretato da Zachary Quinto, di origini italo-americane da parte di padre, che dà il meglio soprattutto con la voce cantilenante (nella versione originale) e lenta. Il suo vampiro indossa un vestito simile a una divisa nordista della guerra civile americana, ma anche al cappotto del Nosferatu di Murnau. Purtroppo i passaggi di età del personaggio sono visualizzati tramite un make up a volte grottesco, che allo spettatore italiano ricorderà quello (costato sicuramente molto meno, tra l’altro) di Ruggero De Ceglie, il proprompente vecchiardo dei “Soliti idioti” (ringrazio una cara amica per avermi fatto notare l’incredibile somiglianza, che avevo percepito inconsciamente ma alla quale non volevo credere). Quinto ha un viso tondo che mal si adatta al lattice applicato per farlo sembrare decrepito e questo genera un effetto spesso ridicolo. L’unico davvero efficace tra gli interpreti è forse Ólafur Darri, attore noto in Islanda, nella parte del grasso “servo” del vampiro.
Per quanto riguarda il curriculum “di genere” degli attori, Virginia Kull ha già esperienza di telefilm horror-thriller avendo partecipato a Mr. Mercedes, Twin Peaks: il ritorno e The Following. Zachary Quinto, da parte sua, era già apparso in un paio di stagioni di American Horror Story.

La Rolls Royce e Charlie Manx (Zachary Quinto) nella serie tv “NOS4A2”

La serie tv accentua rispetto al libro il ruolo della Rolls Royce, cambia l’età della protagonista e finisce dove, sostanzialmente, il romanzo inizia, con Charlie Manx in ospedale che si risveglia. Alla fine della serie sappiamo che Vic è incinta e quindi si prepara una possibile seconda stagione ispirata al proseguo del romanzo (se la mediocre accoglienza della prima stagione lo consentirà), dove il vampiro rapisce il figlio della ragazza.
I momenti più inquietanti, che potrebbero far riflettere uno spettatore abbastanza acuto, sono nei dialoghi in cui Manx spiega di rapire bambini per sottrarli a genitori incapaci e crudeli: una sottile demolizione della famiglia (non solo americana) che provoca immediata simpatia per il vecchio vampiro.

VAMPIRE NEWS

Jared Leto sarà Morbius The Living Vampire nel film ispirato all’omonimo personaggio dei fumetti Marvel, storico avversario dell’Uomo Ragno. Le riprese del film prodotto dalla Sony sono iniziate a Londra, per la regia di Daniel Espinosa, già dietro la macchina da presa per Child 44.

Jared Leto e un’immagine dal fumetto “Morbius”

Torna sul grande schermo Salem’s Lot, il romanzo di Stephen King del 1975, per la New Line. A produrlo è James Wan, a scriverlo Gary Dauberman, già insieme per la saga horror Conjuring/Annabelle e per il recentissimo The Curse of La Llorona. Al cinema si era già vista una versione della miniserie tv Salem’s Lot del 1979, mentre nel 2004 era stata prodotta un’altra serie dalla TNT, entrambe tratte dal romanzo di King. Su Wan è appena uscito un libro italiano per le edizioni NPE: James Wan – da Saw e Insidious al Conjuring Universe e Aquaman di Nico Parente e Edoardo Trevisani.

Un’edizione tascabile del romanzo “Salem’s Lot”

Tra gli sceneggiatori della prossima serie BBC/Netflix Dracula c’è un nome interessante che fa ben sperare per i risultati: Mark Gatiss. A lui si devono diversi documentari sull’horror cinematografico, come Magic, Murder and Monsters: The Story of British Horror and Fantasy (2007) e A History of Horror (2010). Ma Gatiss sarà in Dracula anche come attore, dopo aver già interpretato un’altra serie tv che aveva tra i personaggi principali un vampiro, Being Human (2012).


Mark Gatiss in un episodio della quarta stagione di “Being Human”

A testimoniare la competenza vampirologica di Mark Gatiss, nel 2012 ha collaborato al documentario Back to Black: The Making of Dracula Prince of Darkness, dedicato al film Hammer Dracula Principe delle tenebre (1966) e allegato all’edizione Millennium del film in Blu-ray.

Il documentario su “Dracula Principe delle tenebre”