MADAME VAMPIRE: RICORDO DI ORNELLA VOLTA

Ci ha lasciati il 16 agosto Ornella Volta, singolare figura di intellettuale che al vampirismo ha dedicato testi fondamentali, a partire da I vampiri tra noi (Feltrinelli, Milano 1960), un’antologia di opere letterarie sul vampiro curata con Valerio Riva e con prefazione di Roger Vadim. Seguì quindi il decisivo Le vampire – Il vampiro, pubblicato prima in Francia (Pauvert, Paris 1962) e poi in Italia (Sugar, Milano 1964). Il suo approccio freudiano alla figura del vampiro, lo scavo etnologico, la nobilitazione di uno sguardo critico su un fenomeno all’epoca scarsamente considerato hanno avuto un ruolo importante negli studi sull’immaginario non solo vampiresco.

Edizione francese e italiana del fondamentale testo di Ornella Volta

In particolare l’edizione francese, ma in parte anche quella di Sugar, si avvaleva di una ricerca iconografica che ha fatto scuola. Tra l’altro, il marito di Ornella, Pablo Volta, grande fotografo argentino morto in Sardegna nel 2011, realizzò alcune prove per le illustrazioni dell’edizione Pauvert, una delle quali è stata recentemente esposta alla mostra parigina Vampires.

Una fotografia preparatoria di Pablo Volta per Le vampire

I vampiri furono solo una parentesi nell’attività di Ornella Volta. Dopo aver pubblicato un eccellente Frankenstein & Company (Sugar, Milano 1965) sui grandi personaggi dell’immaginario orrorifico e dopo una interessante collaborazione con la rivista “Horror”, preferì dedicarsi soprattutto a studi sul compositore Eric Satie.

Due edizioni tascabili in inglese del libro di Ornella Volta

Nel 1985 collaboravo con Mario Accolti Gil agli inserti illustrati della rivista “Mondoperaio” e in occasione di un inserto sui vampiri chiedemmo a Ornella Volta un testo sul tema. Erano decenni che non scriveva più sull’argomento, ma accettò volentieri e ci inviò un articolo, Tre secoli di vampirismo, dove spiegava anche le ragioni del suo distacco dalla “vampirologia”, e che poi ristampai nell’ormai introvabile Vampirismus – Gotico e fantastico nel mito del vampiro (Alfamedia, Roma 1986). Ho quindi deciso di scansionare l’articolo originale uscito su “Mondoperaio” (luglio 1985) e di riprodurlo qui in omaggio alla nostra vampirologa prediletta.