Morbius, il vampiro vivente / 4

Terminata la lunga fase di avventure contro il satanico Daemond e i Guardiani alieni, nel 1975 Morbius è ospitato nella testata dedicata a un altro personaggio della Marvel, Licantropus (Werewolf by Night). A caratterizzare le storie di questo periodo è la presenza di Martine, la ex fidanzata di Morbius.

In “Giant-Size Werewolf” n.4 Morbius si aggira per Los Angeles e vede per caso la sua amata Martine. La ragazza ha perso la memoria, non ricorda di essere stata sotto il controllo di Daemond e cosa ha fatto nei mesi precedenti. Morbius resiste alla tentazione di morderla, ma mentre passeggiano nella notte sono aggrediti da Licantropus. Morbius morde al collo l’uomo lupo e lo lascia esanime a terra. Quella notte, Martine dà a Morbius la chiave di una cassetta postale di cui ignora la provenienza. All’interno della cassetta c’è solo un foglio di formule biochimiche per la guarigione dal vampirismo che forse la ragazza aveva ricevuto da Daemond o dai Guardiani. Ma ancora una volta la coppia è attaccata da Licantropus e nella lotta la preziosa formula è perduta. Furioso, Morbius sta per uccidere Licantropus e solo le implorazioni di Martine lo fermano.

Il corso della storia prosegue di nuovo sulle pagine di “Adventure into Fear” con testi di Doug Moench. (“Adventure into Fear” n. 27) Martine ha affittato nei dintorni di Boston una vecchia casa isolata, Mason Mansion, ritenuta infestata da fantasmi, per consentire a Morbius di proseguire le sue ricerche al fine di ottenere una cura per il vampirismo. L’ex agente della Cia Simon Stroud è incaricato di indagare su alcuni misteriosi omicidi nella zona, tutte vittime dissanguate e con due fori sul collo. Per informarsi sul tema, Stroud legge il celebre trattato di Montague Summers The Vampire. His Kith and Kin. Morbius intanto lotta contro la sua sete di sangue e cerca disperatamente di non mordere Martine: “Posso essere un vampiro vivente”, dice Morbius, “ma psicologicamente sono in tutto e per tutto un membro dei nonmorti come Dracula… Solo due cose mi separano da un vero vampiro… la religione… e il rimorso”. Le vampirizzazioni a Boston proseguono e Stroud rintraccia Morbius, affrontandolo impugnando una croce. Il simbolo religioso non ha nessun effetto e Morbius si dilegua, mentre Stroud arresta Martine. I suoi superiori informano però Stroud che il colpevole dei delitti è stato catturato: si tratta di una donna.

(“Adventure into Fear” n. 28) Morbius, nonostante sia stato ferito da un proiettile di Stroud, torna a Mason Mansion e gli sembra di vedere Martine che si dirige nelle cantine. La segue e si trova catapultato in una dimensione infernale dove affronta Occhi dell’Inferno (Helleyes), un gigante dal corpo ricoperto di occhi parlanti. (“Adventure into Fear” n. 29) Morbius sfugge al gigante gettandosi in un mare fatto di sangue e approda su una misteriosa spiaggia. Lì è raggiunto da Stroud che lo ha seguito dopo aver scoperto che Mason Mansion ospita delle creature soprannaturali. Stroud e Morbius affrontano il gigante, lasciando da parte l’odio reciproco. Morbius vede se stesso in uno degli occhi che ricoprono il corpo del gigante e insieme a Stroud è assorbito all’interno dell’occhio, riemergendo nella cantina di Mason Mansion. (“Adventure into Fear” n. 30) Nella cantina, Morbius e Stroud sono attaccati da veri vampiri e riescono faticosamente a mettersi in salvo. Giunti al posto di polizia, apprendono che la vampira catturata per i delitti di Boston si è liberata. Morbius la elimina, ma scopre che Martine è stata morsa e ora è diventata a sua volta una vampira. (“Adventure into Fear” n. 31) Mentre Morbius affronta Martine nel posto di polizia, il sangue della ragazza viene analizzato e si scopre che è radioattivo. Stroud è convinto che l’epidemia di vampiri a Boston sia stata avviata da Morbius e che il suo sangue sia immune alla radioattività. Martine è felice della sua nuova condizione di vampiro, ma Morbius la morde e così la guarisce. In ospedale, Martine dice a Morbius che tra loro non è possibile nessuna intesa e il vampiro-vivente vola via solitario.

da “Vampire Tales” n. 11

La Marvel annunciava nel n. 31 di “Adventure into Fear” che le avventure di Morbius erano finite, a causa di un calo di lettori. Contemporaneamente agli ultimi albi dedicati a Morbius, il personaggio chiudeva le sue apparizioni anche in “Vampire Tales”, con due storie autoconclusive.

(“Vampire Tales” n. 10) Morbius, sotto il nome di Nikos Michaels (Nikos, come la sua prima vittima), si reca nella isolata cittadina di Painesville dove affitta una stanza nella casa di Alicia Twain, per rimanere in solitudine e continuare i suoi esperimenti alla ricerca di un rimedio per il vampirismo. La sete di sangue però lo tormenta e per non vampirizzare Alicia sta per mordere un topo, quando la donna lo sorprende costringendolo a gettarsi dalla finestra e fuggire. Tornato nella casa, Morbius scopre che Alicia ha letto il suo diario e conosce la sua storia. Alicia, spinta dalla fede, si dimostra comprensiva con Morbius e lo accudisce nei tormenti della sete. Ma alcuni minatori locali vogliono impadronirsi dei terreni di Alicia e mentre Morbius dorme, fiaccato dalla sete non saziata, si introducono nella casa e uccidono la donna con un colpo di piccone. Morbius al risveglio trova il corpo di Alicia e si getta avidamente sul sangue che scorre sul pavimento, poi per vendicare la donna attacca i minatori e li uccide. Infine si allontana dolente da Painesville.

(“Vampire Tales” n. 11) Morbius riposa in una cassa, nella stiva di una lussuosa nave da crociera. Dopo aver ucciso un marinaio, si aggira per la nave e incontra una donna misteriosa, Morgana St. Clair, che gli dice di capire la sua condizione. Morgana sostiene che suo marito è stato ucciso da un vampiro e che la sua missione è eliminare tutti i vampiri, dato che in Inghilterra starebbero complottando per conquistare il mondo, grazie a diversi politici diventati nonmorti. Sospettato dai marinai della nave, Morbius è costretto a lanciarsi in acqua. Si reca quindi a Londra per chiedere aiuto a un suo collega scienziato, il dottor Samuel Harkins, ma questi è un vampiro e ospita nella sua villa la riunione dei vampiri congiurati, la “Fratellanza di Giuda”. Morbius si rifiuta di unirsi a loro e si reca da Morgana. Insieme alla donna si infiltra tra i partecipanti a una cerimonia della “Fratellanza”, in una chiesa dove stanno vampirizzando un sacerdote. Mentre, coperti da cappucci, Morbius e Morgana assistono al rito, la donna si rivela a sua volta vampira e smaschera Morbius di fronte ai congiurati. Morbius combatte con i vampiri e riesce a dare fuoco alla chiesa, uccidendoli tutti. Poi trafigge con una croce il cuore del sacerdote, per impedire che diventi un vampiro. Si allontana quindi in cerca di sangue umano.