Il 7 gennaio di Sukia

Oggi è il 7 gennaio e proprio il 7 gennaio si svolge la prima avventura a fumetti di “Sukia”, lo storico sexyfumetto italiano imperniato sulla contessa vampira che agisce a New York, presentata nelle copertine con il volto di Ornella Muti. Nella prima tavola in assoluto della lunga serie (153 numeri) si legge che la vicenda avviene “il giorno dopo l’Epifania”. Perché proprio il 7 gennaio come data per inaugurare le storie di Sukia? Il 7 gennaio è il giorno di Natale per le Chiese orientali cattoliche e le Chiese ortodosse che seguono il calendario giuliano: si tratta quindi di una delle tante strizzate d’occhio intellettuali di Renzo Barbieri, lo scrittore che ha creato Sukia (vampira transilvana, cristiana ortodossa, figlia di Drakul) e molti altri personaggi del fumetto erotico.

Il disegnatore di Sukia era spesso Flavio Bozzoli (autore di tante storie di “Diabolik” e “Zakimort”) e di Nicola Del Principe con il suo studio di fumettisti. Quando “Sukia” appare in edizione spagnola per le edizioni Zinco, nel 1983, una presentazione sul primo numero scrive erroneamente il cognome Bozzoli con l’assurda grafiaBosttoli”: tanto basta perché su Internet oggi varie pagine web, compresa Wikipedia, riportino l’inesistente Fulvio Bosttoli come autore dei disegni di Sukia.

Copertina del primo numero dell’edizione spagnola

La pagina di presentazione per quella versione spagnola, probabilmente ispirata dallo stesso Barbieri, dà un ritratto “colto” del fumetto in questione: “Sukia Dragomic è una vampira che vive attualmente in una metropoli, lontano dagli scenari tipici della Transilvania. Personaggio enigmatico e spietato quando deve trovare il suo sangue vitale, però capace di provare un profondo sentimento per il giornalista Bill Thompson che, a sua volta, nonostante la sua mente gli imponga di perseguitare a morte Sukia, il suo cuore a poco a poco si infatua di lei, in una appassionante relazione di amore-odio che arricchisce la serie. Barbieri, in una combinazione esplosiva, mescola gli scenari tipici del romanzo gotico – cimiteri, bare, aglio, paletti, croci… – con elementi moderni – automobili, grattacieli, elicotteri, ecc. – , con la parapsicologia – medium, cerimonie nere – e con la critica sociale. L’umile appartamento di Bill, o l’oscuro ufficio dell’ispettore Howard che sembrano tratti da un racconto noir, contrastano con gli ambienti dell’alta società ai quali accede Sukia diventando una Mac Nought. Tutto ciò condito da un erotismo diretto, realista, sincero che, per rendere completo l’insieme, comprende il sensibile e dolce Gary, il cameriere gay che accompagna Sukia nelle sue molteplici vicende. Questi elementi dosati magistralmente, in una sceneggiatura agile ed efficace, catturano il lettore dal primo momento offrendogli di pagina in pagina sorprese e colpi di scena”. E del creatore di Sukia si legge: “Renzo Barbieri, con una grande carriera di successo nel mondo del fumetto, padre di numerosi personaggi tra i quali spicca la famosissima ‘Biancaneve’, è inoltre un grande creatore di ‘best seller’ letterari, come L’uomo della rolls [Centroedizioni, Milano 1980] e La principessa [Centroedizioni, Milano 1979], che gli hanno dato la reputazione di Harold Robbins europeo”.

Il primo numero di “Sukia” esce in Italia a giugno 1978, 300 lire, con la dicitura “fumetti per adulti”. Per celebrare Sukia in questo 7 gennaio 2020, ecco una sintesi dei primi 13 numeri della serie. Un modo per ripercorre l’inventiva degli autori, capaci di creare innumerevoli situazioni in cui calare la vampira.

Copertina del primo numero italiano (art by Emanuele Taglietti)

[1 – Vampira a New York] E’ il 7 gennaio 1978, a New York (nell’edizione spagnola la data sarà cambiata in 7 gennaio 1983). Alfred Bildiger, giornalista senza troppo successo, accompagna la contessa Sukia Dragomic, profuga dalla Transilvania, da Madame Tyssen, “la più grande medium di tutti i tempi”. Madame è in trance e appena arriva la coppia esclama: “Uno spirito malvagio è entrato in questa stanza… vedo… una donna uscire da una tomba!” E indicando Sukia: “Tu sei una vampira!”. Sukia chiede di andarsene immediatamente e Alfred la porta a una festa a casa di facoltosi amici. La notizia di quanto avvenuto dalla medium si è già diffusa e tutti mormorano tra loro, additando Sukia come vampira. Quando uno degli ospiti, per scherzo, mostra a Sukia una croce, lei fugge e si fa portare a casa di Alfred, dove i due hanno un rapporto sessuale. Nella notte, il giornalista ripensa a come ha conosciuto Sukia. Alfred aveva trovato la sua fidanzata con l’amante e passeggiava sconsolato per Central Park, quando una donna elegante, dai lunghi capelli neri, lo fermò e gli rivelò di aver capito i suoi tormenti al primo sguardo. Da lì iniziò la loro relazione, ma Alfred ora ha dei sospetti e si rende conto di non sapere niente di Sukia. E se fosse veramente una vampira? Mentre Sukia dorme, Alfred impugna una croce e la donna arretra terrorizzata mostrando i canini appuntiti. Alfred la tramortisce, la lega e decide di diventare famoso vendendo al “New York Times” un’intervista esclusiva con la vampira. Un giornalista del famoso quotidiano, Bill Thomas (personaggio ricorrente, il suo nome sarà in seguito riportato come Thompson e Thomson), raggiunge Alfred in casa e constata che effettivamente sul suo letto è legata una vampira. Mentre Bill si allontana, però, Sukia morde al collo Alfred e fugge. Bill sente un grido, sfonda la porta e trova il cadavere di Alfred, ma nessuna traccia di Sukia. La vampira si affretta a rientrare prima dell’alba nel suo appartamento al terzo piano di Grovelor Street 84 (via immaginaria), tre camere più servizi, dove si rifugia nella bara che custodisce in una stanza segreta. La polizia appura che Alfred è morto per collasso cardiaco dovuto a un salasso troppo violento. Bill confida all’incredulo ispettore Howard quello che ha visto. Poi, al funerale di Alfred a Newark, Bill incontra di nuovo l’ispettore e cerca di convincerlo dell’esistenza dei vampiri, sui quali ha letto molti libri. Nel frattempo, Sukia si è introdotta nel cimitero per eliminare Alfred prima che risorga come vampiro, ma l’uomo è già uscito dalla tomba. Bill a sua volta ha deciso di distruggere il vampiro ed è entrato nel cimitero: nascosto dietro una lapide vede Sukia che decapita Alfred con una vanga. Sukia riesce a sfuggirgli, ma Bill trova un brandello del suo vestito e lo consegna all’ispettore per farlo esaminare. In tv Bill vede poi le riprese in diretta dalla sontuosa festa di compleanno di una miliardaria al Moroco Night Club, e tra gli invitati riconosce Sukia. [2 – Dollari & sangue] Il giornalista si precipita sul posto e segue l’auto di Sukia e del suo fidanzato Willy, ma i due riescono a sfuggirgli. Nella notte Sukia decide di eliminare Bill e si introduce nel suo appartamento: Bill dorme, Sukia vorrebbe ucciderlo, ma è affascinata dal giovane e si limita a narcotizzarlo e abusare di lui mentre è incosciente. Bill scopre che Sukia si è fidanzata con il rampollo dei ricchissimi MacNought, Willy, al quale ha raccontato che non può uscire all’aperto di giorno per un disturbo alla vista che le impedisce di esporsi alla luce naturale. Nel corso delle sue investigazioni Bill trova in biblioteca un libro sulle antiche famiglie dell’est europeo e legge le pagine sui Dragomic: “Famiglia transilvana risalente al secolo IX e imparentata coi Dracula. Il loro castello avito si trova a Nergescu (luogo immaginario), tra selvagge montagne. L’ultimo dei Dragomic è stata la contessina Sukia, morta nel 1801. Con lei si è estinto quel casato”. Ancora una volta Sukia risparmia Bill, quando questi si introduce in casa sua e tenta di ucciderla, dopo essere stato a sua volta affascinato e aver esitato nel suo compito.

L’incontro tra Zora e Sukia

Messo Bill in condizione di non nuocere, Sukia sposa Willy e si imbarca sul suo aereo privato per una luna di miele alle Bahamas. A bordo vampirizza il neosposo allo scopo di diventare una ricca vedova, ma il pilota la scopre e la minaccia con una pistola. [3 Zora, se ci sei batti un colpo] Una turbolenza fa precipitare il velivolo: Sukia si salva lanciandosi con il paracadute, mentre Willy sprofonda in mare e il pilota è divorato dagli squali. Tornata nel suo albergo, Sukia riflette sulle difficoltà che le comporta non poter agire di giorno, ora che è miliardaria, e si ricorda di aver letto su un libro che nell’Inghilterra del XIX secolo una vampira viveva anche di giorno grazie a un filtro di sua invenzione, Zora (cross-over con l’altro personaggio creato da Renzo Barbieri). Con la sua Ferrari, Sukia va a Long Island per incontrare “la più celebre medium del mondo”, Madame Tissot (il nome viene poi scritto come “Tissen” e potrebbe essere la stessa medium Tyssen del primo episodio, ma le fattezze sono diverse), ed evocare lo spirito di Zora. Compare il fantasma della vampira che lascia a Sukia la pagina di un vecchio libro con la formula che consente ai vampiri di vivere anche durante il giorno. Uccisa la medium, Sukia prende alloggio in un elegante residence sulla 40esima strada, dove Bill e l’ispettore la raggiungono di giorno per smascherarla: ma grazie al filtro, la vampira sopporta senza problemi la luce del sole. Intanto i marinai di un peschereccio trovano il corpo di Alfred in mare e la scatola nera dell’aereo, dove è registrata la prova che Sukia ha ucciso il marito. [4 Conan l’imbalsamatore] I marinai ricattano Sukia: hanno fatto imbalsamare Willy e inviano alla vedova foto del marito per farle credere che sia ancora vivo. Grazie a un detective privato, Sukia risale ai ricattatori e sulla loro barca trova una ricevuta dell’imbalsamatore Conan. Dopo aver vampirizzato Conan, Sukia scopre nella cella frigorifera del suo laboratorio il cadavere imbalsamato di Willy e lo sfigura a martellate per renderlo irriconoscibile. [5 Il vampiro della Sauna Blu] Sukia attende il capitano del peschereccio nel laboratorio di Conan e lo sgozza.

Ormai libera dai ricattatori, Sukia decide di acquistare una antica e costosissima casa vicino a Central Park. Una notte sente dei rumori e scopre un ladro nell’abitazione. E’ Gary Pollack, un ex cameriere gay licenziato perché scoperto in intimità con il marito della sua ultima padrona. Sukia, che ha bisogno di personale per la sua grande casa, lo assume come cameriere. Nel suo primo giorno libero, Gary propone a Sukia di accompagnarlo nell’esclusiva Sauna Blu per omosessuali, dove ci sono stanze a tema per gli incontri erotici. Sukia ne trova una a tema vampiresco e si corica nella bara, poi vampirizza e uccide un inserviente. Dato che la notizia del cadavere trovato alla Sauna Blu fa scalpore, Sukia rivela a Gary di essere una vampira, imponendogli di rimanerle comunque fedele.

Sukia e Gary

Sukia per divertirsi va al luna park di Bay Island, ma assiste a un terribile incidente: una delle vetture dell’ottovolante vola dai binari a causa di un sabotaggio, provocando una strage. Tra la folla Sukia scorge un uomo che sorride di fronte alla tragedia e decide di seguirlo. [6 – L’ultima erezione] L’uomo trova eccitazione solo di fronte a corpi massacrati e dopo aver commesso un’altra strage, facendo distruggere un pullmino scolastico da una gru, Sukia lo rintraccia e lo uccide. A una sfilata di moda al Waldorf Astoria Sukia viene fotografata dal “New York Time” (sic) e la sua foto è notata dal professor Gemal Popescu, incaricato culturale della repubblica popolare rumena presso l’Onu. Popescu si convince che si tratti di Sukia Dragomic, la contessa morta nel 1801 che ha visto in un ritratto. Bill Thomson va da Popescu nel corso delle sue indagini su Sukia e il professore gli racconta la storia della Transilvania ai tempi della lotta tra cristiani e musulmani. [7 – La defunta Contessa Dragomic]Uno dei più feroci cristiani era il conte Drakul Dragomic, che il popolo riteneva il primo vampiro e che impalava gli avversari. Amava solo le sue due figlie gemelle, la mora Sukia e la bionda Katy, tenute chiuse nel castello al riparo dagli orrori della guerra. Sukia però è impaziente di conoscere il mondo esterno e fugge. Dopo aver scoperto gli spaventosi effetti della crudeltà di suo padre, si nasconde in un fienile per passare la notte. All’alba, assiste non vista allo stupro e all’uccisione di una ragazza turca, commesso dal padre. Drakul quando apprende della fuga di Sukia tortura Katy per farla parlare e poi ordina che sia chiusa in convento. Sukia è trovata dai soldati di Drakul e riportata al castello. Il padre la violenta, ma Sukia gli strappa la carotide con un morso e lo finisce piantandogli un candelabro in bocca.

Sukia uccide il padre Drakul (dall’edizione spagnola)

Sukia prende quindi il comando del regno, libera la sorella dal convento e governa per anni. Ma il morso dato al padre le ha provocato la compulsione a bere sangue umano e a questo scopo fa rapire delle ragazze per abbeverarsi al loro collo. Il popolo attribuisce le sparizioni delle fanciulle allo spettro di Drakul: “Così nacque la leggenda del conte Dracula il vampiro”. Katy vuole sposare Karl, erede del ducato di Tutland, ma Sukia si innamora di lui e fa avvelenare la sorella con la cicuta. Karl però la respinge e Sukia torna a mietere vittime per saziare la sua sete di sangue. La sua fortuna iniziò a declinare nel 1220 (ovviamente si tratta di un mondo parallelo, perché le guerre nell’area della Transilvania tra cristiani e musulmani avverranno solo due secoli dopo) quando le sue crudeltà furono scoperte e ne fu informato l’imperatore. Sukia venne arrestata per rapimento, omicidio e stregoneria. I corpi delle sue vittime furono scoperte in una botola. Chiusa per mesi in una cella del suo castello, Sukia venne quindi condannata a morte e murata viva nella sua cella. Nel 1724, dopo che il castello era rimasto disabitato per un secolo lo acquistò un perverso marchese venuto dalla Francia, per trasformarlo in un gigantesco postribolo. Dietro una parete trovarono il corpo incorrotto di Sukia. [8 Sangue e orina] Durante la festa di inaugurazione del castello, il marchese portò una nobildonna a vedere la mummia di Sukia. Dopo un rapporto sessuale accanto al cadavere, la nobildonna orinò per spregio sulla faccia di Sukia. La leggenda dice che “se il sangue umano cade sul cadavere di una donna morta, ella tornerà come vampira”. Nell’orina dell’amante del marchese c’era un’alta quantità di sangue dovuta alle imminenti mestruazioni e Sukia si risvegliò. Dopo aver vampirizzato il marchese e l’amante, Sukia abbandonò il castello. Da quella notte scomparve, ma negli anni seguenti si notò la presenza di vampiri in varie parti del mondo. Poi nel 1800 una donna bellissima (ovviamente Sukia) divenne amante dell’industriale tedesco Fritz Kruk. Perdutamente innamorato, Kruk lasciò moglie e figli e si trasferì in America con Sukia, in una villa vicino a New York. Kruk morì d’infarto durante un amplesso con Sukia e la vampira ereditò le sue immense fortune. Ma un vicino la denunciò quando il figlio, da lei vampirizzato, si ammalò di anemia. Per sfuggire all’arresto, Sukia ingerì un potente veleno e fu sepolta al cimitero di New York, nel 1801, con il nome di Kiasu von Kruk.

[9 – Come risorge una vampira] Dopo questo racconto, Popescu e Bill incaricano l’investigatore privato Joe Marrow di indagare su Sukia. Joe si fa assumere come giardiniere da Sukia e riesce a catturarla nel suo ufficio. Legata e torturata, Sukia confessa di aver ucciso il marito e racconta come è tornata in vita dopo la sepoltura del 1801. Nel 1974 il municipio di New York aveva ordinato di cremare le spoglie dei defunti senza parenti o discendenti che potessero reclamarle. I due lavoranti incaricati di aprire le tombe avevano trovato il corpo di Sukia, incorrotto e ornato di gioielli, nella sua cripta. Per impadronirsi dei preziosi, uno dei due uccise con una picconata il collega: imbrattata di sangue umano, Sukia era risorta e dopo aver vampirizzato il lavorante superstite era tornata a vivere nella New York del XX secolo. Dopo aver ascoltato questo racconto, Marrow continua a interrogare con brutalità Sukia, ma arriva Gary che lo accoltella e libera la vampira. Sukia trova nelle carte di Marrow i nomi di Bill e di Popescu, quindi si reca subito a casa del rumeno e lo uccide. [10 – La mano recisa] Determinata a eliminare anche Bill, Sukia lo invita a casa sua, ma l’attrazione tra i due è forte e finiscono a letto. Nonostante il loro legame di odio-amore, Bill non promette a Sukia di rinunciare a distruggerla e se ne va.

Sukia e Bill

Nel frattempo, nella campagna tra Newark e New York un rabdomante trova un forziere sepolto che contiene una mano mozzata. La mano si anima e il rabdomante, terrorizzato, scappa in strada bloccando l’auto dove si trovano Sukia e Gary. Insieme tornano sul luogo del ritrovamento, dove giace morto l’aiutante del rabdomante e non c’è traccia della mano. Nei giorni seguenti i giornali danno notizia di diverse morti misteriose e Sukia crede che a uccidere sia la mano tagliata. [11 – Dramma d’amore] Dopo una ricerca in biblioteca il rabdomante svela il mistero. Tutto risale al 1810 quando a New York la bella e giovane Wilma venne scoperta dal padre mentre aveva un rapporto sessuale con il suo amato Bernard, un uomo di rango inferiore a quello della sua famiglia: inferocito, il padre cercò di uccidere Bernard con una spada. Ma mozzò involontariamente una mano della figlia. Wilma e Bernard perirono poi in un incendio. I genitori di Wilma per entrare in contatto con la figlia morta contattarono un sacerdote voodoo che eseguì alcuni riti con la mano recisa della ragazza. L’unico effetto fu che la mano prese vita e strangolò la madre di Wilma. Il padre, allora, chiuse la mano in un forziere e lo seppellì in campagna. [12 – Gay è bello] Per rintracciare e bloccare la mano mozza, Sukia chiama nella sua villa lo stregone voodoo Nick che esegue un rito di controstregoneria. La mano è attirata verso la casa di Sukia, dove si sta svolgendo un’orgia tra Sukia, Gary, Nick e la sua amante Priscilla, il rabdomante e uno sconosciuto. La mano fa strage tra i presenti, prima di essere neutralizzata da Gary con una croce. Sukia e il suo fedele cameriere seppelliscono i corpi in giardino. Non lontano da New York, l’apicultore Karl Manster ha la capacità di dominare le api con un fischio e invia uno sciame a uccidere un suo rivale, ad accecare una prostituta che lo aveva dileggiato e massacrare quattro motociclisti che lo avevano aggredito. [13 – Api Assassine] Sukia legge le notizie di quegli episodi e decide di indagare. Individuato Manster, convince Gary a fare da esca, puntando sui gusti omosessuali dell’apicultore, e spalma sul corpo del cameriere un unguento capace di neutralizzare le api. Sfuggito all’attacco delle api grazie all’unguento, Gary uccide Manster con un colpo di fucile in bocca. [CONTINUA…]